martes, 9 de noviembre de 2010

Musica italiana

Nata da una costola del melodramma, la tradizione melodica della canzone italiana ha vissuto negli ultimi quarant’anni, da Domenico Modugno in poi, notevoli cambiamenti. Questa tradizione non ha mai perduto di fascino, se cantanti come Nilla Pizzi o Al Bano sono tutt’ora molto popolari anche all’estero, e costituisce un elemento essenziale del successo anche di cantanti moderni come Eros Ramazzotti o Laura Pausini.


L’esplosione del rock ‘n’roll ha influenzato e modificato la canzone italiana delle origini: è a questo punto che esordiscono giovani scatenati come Mina, Adriano Celentano, Rita Pavone, Gianni Morandi. Tuttavia, una dimensione veramente originale nel panorama della canzone italiana è costituita dalla canzone d’autore. Per Gino Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Sergio Endrigo la canzone esprime un mondo interiore artisticamente autonomo; anche nelle canzoni di Fabrizio De Andrè, influenzato però dalla musica di Bob Dylan e Leonard Cohen, rifluisce la disposizione a un clima intimista; Roberto Vecchioni ha indagato lo spazio interiore degli individui raccontando una Milano ripiegata sulle emozioni private; la musica di Lucio Battisti ha fuso in modo per la prima volta originale le caratteristiche dei generi del rhytm ‘n’ blues americano con la forma melodica italiana, utilizzando un linguaggio semplice ma anche drammatico. Altri nomi importanti della musica italiana sono Claudio Baglioni, Antonello Venditti, poeti-cantastorie come Francesco De Gregori e Francesco Guccini ma anche rappresentanti del rock italiano come Vasco Rossi, Ligabue, Zucchero. Lucio Dalla, bolognese, ha una storia a parte iniziata come strumentista di jazz-band e proseguita con intelligenza verso la definizione di uno stile personale, fino a comprendere progetti di teatro musicale. Oltretutto il recupero dello stile vocale della romanza, culminante in personalità come Pavarotti e Bocelli, è iniziato proprio a partire dal clamoroso successo mondiale di Caruso, di Lucio Dalla.

La musica leggera italiana è rappresentata anche da splendide figure di cantanti suonatori che trovano i loro modelli nel jazz, come il pianoforte di Paolo Conte, o nel blues, come la chitarra di Pino Daniele, o in modelli arcaici e folk, come il violino di Angelo Branduardi. La canzone d’autore trova oggi nuove strade con personalità di grande spessore comunicativo come Jovanotti.


Para saber más:
Negramaro - Sing-hiozzo

Monumenti d'Italia

Le meraviglie d'Italia: da Nord a Sud ecco i veri gioielli del Belpaese, i monumenti più belli e visitati dai turisti di tutto il mondo che vale la pena vivere ed ammirare almeno una volta nella propria vita.

lunes, 8 de noviembre de 2010

Ludwig van Beethoven

Ludwig van Beethoven (Bonn, Alemania, 16 de diciembre de 1770Viena, Austria, 26 de marzo de 1827) fue un compositor, director de orquesta y pianista alemán. Su legado musical se extendió, cronológicamente, desde el período clásico hasta inicios del romanticismo musical.
Considerado el último gran representante del clasicismo vienés (después de Christoph Willibald Gluck, Joseph Haydn y Wolfgang Amadeus Mozart), Beethoven consiguió hacer trascender a la música del romanticismo, motivando a la influencia de la misma en una diversidad de obras musicales a lo largo del siglo XIX. Su arte se expresó en numerosos géneros y aunque las sinfonías fueron la fuente principal de su popularidad internacional, su impacto resultó ser mayormente significativo en sus obras para piano y música de cámara.
Su producción incluye los géneros pianísticos (32 sonatas para piano), de cámara (16 cuartetos de cuerda, 7 tríos, 10 sonatas para violín y piano), vocal (lieder y una ópera: Fidelio), concertante (5 conciertos para piano y orquesta, uno para violín y orquesta) y orquestal (9 sinfonías, oberturas, etc.), así como el ciclo de las Nueve Sinfonías, entre ellas la Tercera Sinfonía, también llamada Eroica, en mi mayor, la Quinta Sinfonía, en do menor y la Novena Sinfonía, en re menor (cuya música del cuarto movimiento, está basada en la Oda a la Alegría).



domingo, 7 de noviembre de 2010

Ragazzi di oggi

Noi, ragazzi di oggi, noi, con tutto il mondo davanti a noi viviamo nel sogno di poi...
Noi, siamo diversi ma tutti uguali abbiam bisogno di un paio d'ali...

da Noi, ragazzi di oggi (Luis Miguel)

Ecco qui la presentazione di una collezione d'immagini che richiamano le parole di Toto Cotugno e la voce di Luis Miguel. Le nuove generazioni sono il futuro, dobbiamo puntare su di loro!



Il Palio di Siena

Il Palio è una complessa manifestazione organizzata dal Comune di Siena: dieci Contrade su 17 corrono il Palio del 2 luglio, le sette che non hanno corso il Palio del luglio dell'anno precedente a cui se ne aggiungono tre sorteggiate tra le dieci che lo corsero. L'estrazione avviene l'ultima Domenica di maggio. Analogamente per il Palio del 16 agosto, con estrazione delle tre nella prima Domenica dopo il Palio di luglio. Le 10 Contrade partecipano alla corsa del Palio con un cavallo che viene loro assegnato per estrazione a sorte da una rosa di cavalli selezionati tra quelli fisicamente idonei. Le prove di idoneità e l'assegnazione dei cavalli avvengono 3 giorni prima del Palio (la mattina del 29 giugno e del 13 agosto rispettivamente per i due pali); prima del Palio si svolgono 6 corse di prova (una la mattina ed una il pomeriggio) durante le quali il fantino (scelto dalla Contrada) prende dimestichezza con il cavallo. Si può assistere alle corse di prova ed al Palio accedendo a pagamento alle tribune (palchi) sistemati attorno alla Piazza o alle finestre e balconi che vi si affacciano, oppure gratuitamente dall'interno della Piazza. La corsa del Palio è preceduta da un corteo (Passeggiata Storica) a cui prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena.  Il corteo parte dalla Piazza del Duomo nelle prime ore del pomeriggio, e si snoda per alcune vie del centro cittadino prima di sfilare nella Piazza del Campo. La corsa vera e propria consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, opportunamente sistemata e attrezzata allo scopo, montando a pelo (senza sella) il cavallo.